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Lei che non ha nome +

Se ne sta dietro
al bancone
scuro,
sconsolata
mescia vite
con speranza
ghiacciata,
colorata,
edulcorata.
La pelle gli scende dal
viso chino,
come morte
soporifera.
Eppure luccica,
di gioia e di vita,
dietro i fumi,
dietro i neon,
dietro la vita
lei ha ancora
vita,
sogni,
ricordi,
reminiscenze.
E', ancora, malgrado.
La vorrei abbracciare,
schiaffeggiare,
dirgli che
di me
ci si può fidare.
Ma sono anche io
con la pelle morta,
Nera,
sotto i riflettori della notte
vivida e deambulante.
Dovrebbe gettare il
cuore oltre le bottiglie,
verso noi cani randagi.
Devi avere
menzogne ben confezionate,
almeno con un minimo di gusto,
per decidere di farti
sbranare
ancora una volta
il cuore.

Insonnia +

Guardo sopra la pioggia
distese di cattivi sogni,
ciabatte che si trascinano
su piastrelle,
sigarette mentali fumate,
cenere, nebbia nicotinica.
Sogno di dormire.
Ma il tempo non vuole
rese, non mi concede
dimenticanza.
Aspiro senza filtro
la vita spenta.
Cerco iniqui sogni
nel posacenere oppresso,
memorie imprescindibili
di un futuro sconosciuto.

Piccola luce +

Mentre ti guardo di spalle,
vorrei avvolgerti di calore.
Siamo tutti appesi ad un filo, tenui entità
di carne e luce,
intrisi di tenebre nel cuore.
L’umanità vola nel cielo stellato, ma
solo le cose sognanti ci tengono atterra, solo
i colori instabili dell’anima
ci fanno asciugare le lacrime e
lottare.
Esseri stupidi, dispersi
nella follia materiale di ogni giorno, tra amori
e protuberanze in ogni caso plastificate.
Sei un colore, qui davanti a me,
che schiaccia bottoni su di una
testiera nera,
sei un colore che troppo pensa,
che come tutti noi deve guadagnar
soldi per sopravvivenza,
perdendo luce ad ogni tasto
pigiato.

Voci dal bar sottocasa +

Col corpo scomposto
e la mente confusa
ricerchi l’oblio.
Fuori s‘inseguono
modernità, idoli vuoti.
Il bicchiere e la siringa
hanno un sapore, un gusto
preciso, t’hanno forse
mai tradito?
Non disprezzi il passato,
né il tuo futuro.
Solo ti lasciassero in pace
il tempo necessario
per svanire, come
rugiada
al sorgere del sole.
Ordini una birra fresca
al banco,
la stappi
e scioccamente ridi
brindando
alla tua fine.

Disperso nello Utah +

La solitudine va accettata,
mentre la vicina apre la porta
e combatte fieramente un silenzio
di pace.
Parla in roaming della sua vita
al fidanzato.
Il sole
dolce tramonta,
degli animali ragliano in lontananza,
qualcuno li stà portando nella
stalla. Io leggo e
penso che fra poco
camminerò a vedere
la mandria rientrare;
qualche macchina
stancamente si trascina
sulla via,
in cerca di un posto
dove fermarsi e sognare.
La vicina attacca
una spina bianca alla testa e
con lingua infuocata,
copre la bellezza del giorno
che muore.

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